Pere

Zuccarella > Pere

La “bella di giugno”, nota anche come Mirandino Rosso, è un’antica varietà di pero annoverata tra i tesori botanici italiani sopravvissuti alle trasformazioni colturali e alle logiche commerciali. La varietà è nota fin dal 1700 e apprezzata per i frutti belli, piccoli, piriformi-allungati di colore rosa-rosso brillante esteso sul 30% della buccia. La polpa bianco crema, semi-fine, fondente, di sapore dolce, poco soggetta all’imbrunimento interno. È una varietà a maturazione precocissima e si raccoglie nella terza decade di giugno. Zuccarella Società Cooperativa Agricola ne produce circa 200 quintali annui.

Le pere hanno proprietà benefiche e nutrizionali importanti e poche calorie (40 calorie per 100 g). Sono ricche di polifenoli, antiossidanti che proteggono dai radicali liberi. L’alto contenuto di potassio aiuta il buon funzionamento del sistema nervoso, dei reni e del sistema linfatico, mentre il boro facilita l’organismo a fissare il calcio. Sono indicate nelle diete iposodiche. Hanno anche proprietà antinfiammatorie. Sono ricche di fibre utili per il buon funzionamento dell’intestino. Il sorbitolo in esse presente favorisce la digestione e apporta benefici all’arcata dentaria. La pectina è un’altra importante sostanza contenuta nelle pere: stimola la diuresi e aiuta la regolazione dei movimenti intestinali.

L’esercizio mentale e la corretta alimentazione ti mantengono giovane. Leggendo 15 minuti al giorno collezionerai ben 10 nuovi libri all’anno!

STORIA DI UN PROVERBIO
“Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”.
Il proverbio è notissimo ma di difficile decifrazione: come può infatti un ammonimento di saggezza popolare escludere dal sapere il contadino? Qualcosa evidentemente non torna. Lo storico Massimo Montanari, incuriosito dal proverbio, si chiede quale origine possa avere un testo del genere, che cosa significhi, a cosa possa servire. Investigando fra ricettari antichi, trattati di agricoltura e di dietetica, opere letterarie e raccolte proverbiali, scopre che i palati esigenti e gli stomaci delicati della nobiltà si innamorano del formaggio con le pere sin dal Medioevo. Ma c’è di più. A un certo punto l’abbinamento diventa espressione di un savoir faire socialmente esclusivo. Ciò accade quando l’idea medievale del “gusto” come capacità naturale è sopravanzata dall’idea moderna del “buongusto” come attitudine culturale. Senza questo snodo decisivo il proverbio sarebbe impensabile. Montanari si avventura – non senza colpi di scena – nei delicati territori di confine tra cultura scritta e orale, rapporti economico-sociali e rappresentazioni mentali. E l’enigma si svela: quell’ambigua sentenza non è il deposito di una saggezza condivisa ma un luogo di rappresentazione del conflitto sociale e della lotta di classe. Chi l’avrebbe mai detto che tanta parte di storia se ne stesse racchiusa in un proverbio?

COME CONSERVARLE
All’aperto
Se sono acerbe puoi conservarle nel cestino della frutta. Matureranno dopo 4/5 giorni.
In frigo
Se sono mature conservale in frigo nel cassetto frutta e verdura: le basse temperature bloccano la maturazione.
Lo sapevi?
Le pere sprigionano un gas naturale (etilene) che è anche un ormone naturale per la maturazione. Perciò non conservarle insieme ad altra frutta o verdura, poiché l’etilene è in grado di deteriorarle. Tienile lontane anche da alimenti odorosi (cipolle e cavoli), in quanto le pere assorbono facilmente gli odori.